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Whistleblowing

FINALITÀ

Il D.Lgs. n. 24/2023 ha esteso, alle aziende che impiegano nel corso dell’anno più di 50 dipendenti, gli adempimenti in materia di Whistleblowing relativi alla tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro. Il termine per adeguarsi è fissato per il giorno 17 dicembre 2023.
La normativa sopra richiamata mira a incentivare la collaborazione dei lavoratori per favorire l’emersione di fenomeni corruttivi all’interno delle realtà lavorative private, anche con la previsione di sistemi che consentano ai lavoratori di segnalare in condizioni di sicurezza gli eventuali illeciti di cui vengono a conoscenza, purché attinenti all’ambito lavorativo.
La legge disciplina infatti il divieto di atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione.
Sono inoltre previste sanzioni nei confronti di chi viola le misure di tutela del segnalante, nonché di chi effettua con dolo o colpa grave segnalazioni che si rivelano infondate.
SERVIZI IMPRESE, nello spirito di dare concreta applicazione alla normativa in vigore, mette a disposizione dei segnalanti una piattaforma per effettuare le segnalazioni (“Piattaforma Whistleblowing”) idoneo a garantire, con modalità informatiche, la riservatezza dell’identità del segnalante nelle attività di gestione delle segnalazioni.

AMBITO DI APPLICAZIONE OGGETTIVA (COSA PUÒ ESSERE SEGNALATO)

Quali violazioni si possono segnalare:
Le segnalazioni devono riguardare fatti precisi, di cui i Segnalanti siano venuti a conoscenza in ragione delle funzioni svolte, che attengono a:

1. CONDOTTE ILLECITE rilevanti ai sensi del D.Lgs. 231/2001 (o violazioni del Modello di Organizzazione e Gestione eventualmente adottato):

Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato, di un ente pubblico o dell'Unione europea o per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture

di cui all’art. 24 D.lgs 231/2001

Delitti informatici e trattamento illecito di dati

di cui all’art. 24 bis D.lgs 231/2001

Delitti di criminalità organizzata

di cui all’art. 24 ter D.lgs 231/2001

Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e abuso d'ufficio

di cui all’art. 25 D.lgs 231/2001

Falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento

di cui all’art. 25 bis D.lgs 231/2001

Delitti contro l’industria e il commercio

di cui all’art. 25 bis 1 D.lgs 231/2001

Reati societari

di cui all’art. 25 ter D.lgs 231/2001

Delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico

di cui all’art. 25 quater D.lgs 231/2001

Delitti contro la personalità individuale

di cui all’art. 25 quinquies D.lgs 231/2001

Abusi di mercato

di cui all’art. 25 sexies D.lgs 231/2001

Omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro

di cui all’art. 25 septies D.lgs 231/2001

Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio

di cui all’art. 25 octies D.lgs 231/2001

Delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti e trasferimento fraudolento di valori

di cui all’art. 25 octies 1D.lgs 231/2001

Delitti in materia di violazione del diritto d’autore

di cui all’art. 25 nonies D.lgs 231/2001

Induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria

di cui all’art. 25 deciesD.lgs 231/2001

Reati ambientali

di cui all’art. 25 undecies D.lgs 231/2001

Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare

di cui all’art. 25 duodecies D.lgs 231/2001

Razzismo e xenofobia

di cui all’art. 25 terdecies D.lgs 231/2001

Frode in competizioni sportive, esercizio abusivo di gioco o di scommessa e giochi d'azzardo esercitati a mezzo di apparecchi vietati

di cui all’art. 25 quaterdecies D.lgs 231/2001

Reati tributari

di cui all’art. 25 quinquiesdecies D.lgs 231/2001

Contrabbando

di cui all’art. 25 sexiesdecies D.lgs 231/2001

Delitti contro il patrimonio culturale

di cui all’art. 25 septiesdecies D.lgs 231/2001

Riciclaggio di beni culturali e devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici

di cui all’art. 25 octiesdecies D.lgs 231/2001

 

2. ILLECITI derivanti da norme dell’Unione o nazionali in tema di:

appalti pubblici

servizi prodotti e mercati finanziari

prevenzione del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo

sicurezza e conformità dei prodotti

sicurezza dei trasporti

tutela dell'ambiente

salute pubblica

protezione dei consumatori

tutela della vita privata

protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi

3. Atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell'Unione (ad es. in materia di IVA o doganale)

4. Atti od omissioni riguardanti il mercato interno dell’Unione (ad es. in materia di concorrenza)

Quali violazioni NON POSSONO E NON DEVONO essere segnalate:

ESCLUSIONI



CONTROVERSIE DI LAVORO INDIVIDUALI

le contestazioni, rivendicazioni o richieste legate ad un interesse di CARATTERE PERSONALE della persona segnalante e che attengono esclusivamente ai propri rapporti individuali di lavoro, ovvero inerenti ai propri rapporti di lavoro con le figure gerarchicamente sovraordinate, ad esempio: vertenze di lavoro e fasi precontenziose, discriminazioni tra colleghi, conflitti interpersonali tra la persona segnalante e un altro lavoratore o con i superiori gerarchici, segnalazioni relative a trattamenti di dati effettuati nel contesto del rapporto individuale di lavoro

VIOLAZIONI GIÀ DISCIPLINATE IN VIA OBBLIGATORIA DAGLI ATTI DELL'UNIONE EUROPEA O NAZIONALI

(indicati nella parte II dell'allegato al decreto ovvero da quelli nazionali che costituiscono attuazione degli atti dell'Unione europea indicati nella parte II dell'allegato alla direttiva (UE) 2019/1937, seppur non indicati nella parte II dell'allegato al decreto)

violazione disciplinate nelle direttive e nei regolamenti dell’Unione europea e nelle disposizioni attuative dell’ordinamento italiano che già garantiscono APPOSITE PROCEDURE DI SEGNALAZIONE, ad esempio: Regolamento (UE) n. 596/2014 (abusi di mercato); direttiva (UE) 2013/36 (violazioni nel settore bancario); D.lgs 3 agosto 2017, n. 129 (intermediazione finanziaria) ecc

SICUREZZA NAZIONALE

violazioni in materia di sicurezza nazionale, nonché di appalti relativi ad aspetti di difesa o di sicurezza nazionale

CIRCOSTANZE NON ATTINENTI IL CONTESTO LAVORATIVO


LA PIATTAFORMA

La piattaforma è raggiungibile al seguente indirizzo web: https://servizimpresetn.mywhistleblow.it anche tramite link pubblicato sul sito web aziendale.
L’accesso alla piattaforma di SERVIZI IMPRESE è soggetto alla politica “no-log” al fine di impedire l’identificazione del segnalante che intenda rimanere anonimo (GARANZIA DI ANONIMATO): i sistemi informatici aziendali e quelli dei fornitori esterni non sono e non devono essere in grado di identificare il punto di accesso alla piattaforma (indirizzo IP) anche nel caso in cui l’accesso venisse effettuato da un computer connesso alla rete aziendale.


MODALITÀ DI TRASMISSIONE DELLA SEGNALAZIONE

Dopo l’accesso alla piattaforma il segnalante sarà guidato nella compilazione di un questionario formato da domande aperte e/o chiuse che gli permetteranno di fornire gli elementi caratterizzanti la segnalazione (fatti, contesto temporale, dimensioni economiche, etc.). Al termine della compilazione del questionario la piattaforma chiederà al segnalante se intende o meno fornire la propria identità (garanzia di anonimato).
In ogni caso il segnalante potrà fornire le proprie generalità in un secondo momento sempre attraverso la piattaforma. Nel momento dell’invio della segnalazione la piattaforma rilascerà al segnalante un codice identificativo univoco (ticket).
Questo numero, conosciuto solamente dal segnalante, non potrà essere recuperato in alcun modo in caso di smarrimento. Il ticket servirà al segnalante per accedere, sempre tramite la piattaforma, alla propria segnalazione al fine di: monitorarne lo stato di avanzamento; inserire ulteriori elementi per circostanziare la segnalazione; fornire le proprie generalità; rispondere ad eventuali domande di approfondimento. La piattaforma permette, infatti, di instaurare un colloquio virtuale (chat) tra segnalante e ricevente assicurando, su volontà del segnalante, l’anonimato.


SEGNALAZIONE ESTERNA (CANALE ANAC)

L'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha attivato un canale di segnalazione esterna che garantisce - anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia - la riservatezza dell'identità della persona segnalante, della persona coinvolta e della persona menzionata nella segnalazione,
La persona segnalante può effettuare una segnalazione esterna ESCLUSIVAMENTE in uno dei seguenti casi:
a) non è prevista, nell'ambito del suo contesto lavorativo, l'attivazione obbligatoria del CANALE DI SEGNALAZIONE INTERNA ovvero questo, anche se obbligatorio, non è attivo o, anche se attivato, non è conforme a quanto previsto dall'articolo 4;
b) la persona segnalante ha già effettuato una SEGNALAZIONE INTERNA tramite canali aziendali e la stessa non ha avuto seguito;
c) la persona segnalante ha fondati motivi di ritenere che, se effettuasse una segnalazione interna, alla stessa non sarebbe dato efficace seguito ovvero che la stessa segnalazione possa determinare il rischio di ritorsione;
d) la persona segnalante ha fondato motivo di ritenere che la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.


RINVIO A LEGGE E PRASSI


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